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CIAO PIA UN ABBRACCIO

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Messaggio  maria giovanna@tele2.it Mer Mar 12, 2008 12:17 pm

Ciao Pia grazie della tua preghiera continua a pregare intensamente.
Come sto .? e una bella domanda ? con tutta sicerita a te posso rispondere uno schifo ,ci sono tanti ricordi che prendono in sopravento e passi da uno stato d'animo all'altro.
Pensavo come i primi giorni di avermi liberata di ciò che portavo dentro di me,infatti mi sentivo meglio .
Domanda: mi chiedo ma potro accettare il mio corpo ?
Il mio corpo di sentimenti e senzazione di pulsione Laughing
Sai pia x fortuna faccio un lavoro dove sono incottatto con tanti persone giovani ,anziane ecc non ho il tempo di pensare a me stessa ,anche se mi rendo conto di avere una bella maschera che quando la tolgo sto come ti detto prima.
Rolling Eyes
Pia l'altra domanda che voglio farti e questa?
ma e possibile dopo tanti anni che io dicevo di non odiarlo di non provare nessun sentimento oggi questo sentimento e forte di rabbia. X QUESTO BASTARDO
Sai oggi mi rendo conto che dentro me stessa si rotto qualcosa bounce cioè non riesco ad aesternare nessun sentimento ne di gioia ,ma tanto meno di dolore , non so piangere ....
gioia deve lasciarti ciò una cliente un abbraccio GIO.

maria giovanna@tele2.it

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Messaggio  Pia Mer Mar 12, 2008 4:55 pm

maria giovanna@tele2.it ha scritto:
Domanda: mi chiedo ma potro accettare il mio corpo ?
Il mio corpo di sentimenti e senzazione di pulsione :
ma e possibile dopo tanti anni che io dicevo di non odiarlo di non provare nessun sentimento oggi questo sentimento e forte di rabbia.
Sai oggi mi rendo conto che dentro me stessa si rotto qualcosa

Cara Giò, abbi un pò di pazienza, che sto per trattare questi argomenti sul mio blog, ma per darti una risposta breve, pur non essendone certa al cento percento, credo che la difficoltà ad accettare il proprio corpo sia collegata alla negazione del fatto che magari abbiamo avuto una reazione fisiologica agli stimoli sessuali a cui siamo state sottoposte. Come ho scritto sui maschi nei miei ultimi post, anche nelle femminucce ci sono reazioni fisiche sulle quali non si ha controllo. Una cosa che dobbiamo sfatare è che i bambini sono assessuati. Non è così. Anche i bambini hanno una loro sessualità, sebbene non sia ancora sviluppata - ma c'è! Quando una persona si permette di far "bruciare le tappe" su questo sviluppo che fa parte di tutti gli esseri umani, si crea un corto circuito nella nostra mente.

Dio ha creato il nostro corpo per far progredire la specie umana. Per facilitare questo scopo, ci ha dato un corpo recettivo agli stimoli sessuali e che reagisce secondo questi stimoli, in vista dell'accoppiamento che potrebbe portare alla nascita di una nuova vita. Ci ha dato la sessualità, il gusto dell'espressione di questa sessualità come DONO. Quando questo avviene tra due persone alla pari, che magari si amano, è tutto ok. Ma quando avviene tra una persona che esercita un potere su un'altra persona immatura fisicamente e psicologicamente, è un crimine. Ma non è una colpa aver provato una reazione fisica ad un approccio, anche se contraria all'ordine normale delle cose. Non so se riesco a farmi capire.

Per quanto riguarda l'apparente assenza di sentimenti per molto tempo, e la presenza di una forte reazione oggi, non è difficile da capire. Inconsciamente mettiamo un tappo a questa pentola a pressione dei nostri sentimenti, perchè la forza dei sentimenti stessi ci fanno paura. Sono talmente potenti che c'è un timore inconscio di non riuscire a controllarli. Una mia amica che ha scritto il primo libro sugli abusi da essere pubblicato negli Stati Uniti (e il migliore che abbia mai letto sull'argomento) mi ha sempre detto che bisognerebbe trovare un luogo sicuro, isolato dove ci si può lasciar andare, sfogare la furia della mia rabbia. Io non l'ho ancora fatto a dire il vero. Ma da quel giorno, ho iniziato a lasciar "svaporare" questa pentola a pressione in maniera "soft", quando ne ho bisogno, con il pianto sotto la doccia (praticamente l'unico luogo veramente privato che ho, visto che ho i suoceri che vivono in casa sotto di me, e una suocera molto ficcanaso, purtroppo!).

E' normale, come ho scritto nel mio blog che purtroppo ti potrai sentire peggio prima di sentirti meglio. Abbi pazienza. E sopratutto fatti aiutare, magari al consultorio femminile locale,almeno per avere un consiglio. Il cammino fatto da solo è più impervio secondo me, ma anche se decidi di farlo con l'aiuto di un professionista, devi saper scegliere bene. Intanto, se leggi il libro di Albisetti suggerito da Mary, credo che potrai trovare qualche seme da piantare nel tuo cuore, che potrà germogliare nel tempo.
Un abbraccio!
Pia
Pia

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Messaggio  Mary Mer Mar 12, 2008 11:16 pm

Carissima Giò,
anche se le domande sono espressamente rivolte a Pia mi permetto di darti una mia risposta,chiaramente in base a ciò che ho capito dalla mia esperienza, se a te non dispiace.
Condivido in pieno ciò che dice Pia.
Volevo semplicemente dirti che tutto ciò che stai passando è normale purtroppo. Fa parte della fase della rielaborazione del tutto.
Spesso in casi di abuso si tende ad "anestetizzare" il nostro corpo e sentimenti, ecco perchè è usuale non provare "nulla" per il carnefice, ed anche a livello di emozioni in generale. E' un modo per difenderci e per distaccarci dal nostro corpo,da ciò che gli succede, e dalla persona che procura tali ferite perchè è purtroppo quasi sempre qualcuno di cui ci si fid ciecamente.
Tutto ciò perchè permettersi di ascoltare ciò che si prova significherebbe guardare a delle emozioni così terribili che nel momento in cui si vive l'abuso sarebbe letale per il nostro equilibrio.
Ora invece, probabilmente, sei maggiormente "pronta" a guardare a queste emozioni ma è comunque doloroso e faticoso...ecco come ben ti consigliava anche Pia è opportuno che ci sia un professionista nell'aiutarci a superare questa fase.
E' vero che tutto ciò non è mai ne facile ne indolore affrontare, ma credimi è l'unica via per poter scoprire la vera vita, per poter fnalmente attraversare tale sofferenza e trasformarla in qualcosa di prezioso per noi e per lanostra vita...
Coraggio Maria Giò, stringi i denti e ce la farai lo so!Per qualsiasi cosa, come meglio possiamo noi ci siamo, ok?
Ti abbraccio forte forte
e scusatemi per l'assenza di questa settimana!Ma son tornata finalmente Very Happy
Mary
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Messaggio  Claudia Lun Mar 17, 2008 12:13 am

Ciao Giò,
so che hai scritto a Pia ma... Mi permetto di dirti la mia...
Se provi rabbia e rancore per il tuo "mostro" sappi che è normale, credo che il perdono in questo frangente sia impossibile.. Io provo paura nei suoi confronti, soggezione, sottomissione, nemmeno nei miei sogni riesco ad avere il sopravvento, picchiarlo, insultarlo, ucciderlo... Sono cose che vorrei almeno immaginare di fargli ma non ci riesco, probabilmente sono (in parte) ancora psicologicamente plagiata dalle sue parole e dai suoi abusi.. Penso spesso che non potrei sostenere il suo sguardo o parlargli, penso che non potrei gridargli "sei un mostro", davanti all'idea di vederlo o parlargli mi sento ancora una ragazzina di undici anni senza via fuga.. Eppure so che è un mostro, so che non ho colpe, so che lui per quasi un anno ha fatto tanta pressione psicologica su di me da trovarmi a trentanni a sapere delle cose e provare sensazioni contrastanti.. Lui è il mio incubo, la mia paura che possa farmi ancora del male finirà solo con la sua morte anche se so bene che non esiste più quella situazione di cui lui ha approfittato, non esiste più quella bambina, quella stanza, quei giorni..
La paura di essere stuprata, picchiata, abusata in un qualsiasi modo non mi abbandona mai al di fuori anche della sua persona, ormai sono PARANOICA, quando torno il sabato sera a casa, visto che è tardi, faccio due volte il giro del palazzo per assicurarmi che non ci sia nessuno ed esco dalla macchina col telefonino in mano, pronta a chiamare aiuto.. Quando esco con un amico (magari il migliore del mondo) o con un gruppo che conosco poco (magari della palestra) o persino con i miei colleghi (che non mi hanno mai fatto battute fuori luogo) ho l'abitudine di non bere alcolici per essere lucida al 100%, di non andare in bagno per prevenire quello che potrebbe finire nel mio bicchiere, di usare solo ed esclusivamente la mia auto e se ci riesco do sempre le coordinate di dove sono al mio amore o, se in quel periodo sono sola, a mia sorella.. Lo so così si vive un po' male ma è l'unico modo che ho per non passare una brutta serata ad avere paura..

Per Pia:
Secondo la mia ginecologa il mio ciclo precoce (mi è venuto 2mesi precisi dopo l'inizio degli abusi) è stato condizionato dall'aver iniziato una vita sessuale, seppur di abusi, il mio corpo ha accelerato lo sviluppo, proprio come spiegavi tu.

Un abbraccio a tutte, Claudia

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